Sei in: L'ANGOLO DELLA MENTE La Resilienza
Malattia, dolore, sofferenza
Le sfide che richiedono una salda capacità di Resilienza
Il mio contributo alla vostra Associazione, in qualità di Psicoterapeuta, vuole essere quello di provare a descrivere e comprendere assieme, anche in termini di suggerimenti operativi, quale sia la reale molteplicità delle problematiche che potete incontrare nel vostro percorso di vita accompagnati da diverse disabilità e secondariamente come lo sviluppare una adeguata Resilienza possa costituire un aiuto prezioso e concreto non solo in relazione al potersi vivere positivamente come Persone, ma anche come elemento tangibile di interazione migliorativa con le sofferenze del corpo in virtù dell’inscindibile unione tra psiche e soma.
Concetti di salute e di malattia e sue implicazioni
“Il COME percepisco stabilirà il COME reagisco”
Parlando di salute, si pensa immediatamente ad essa quasi esclusivamente intesa sotto l’aspetto fisico. Il concetto di salute è invece molto più ampio della sola salute fisica, intesa come assenza di malattia organica, di sintomi biologici obiettivi. Ovvero, oltre al concetto biologico, infatti, la salute include altri aspetti di ciò che deve essere considerato come benessere umano. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), definisce la salute come uno “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale” e non più solo, quindi, come assenza di malattia. La salute, perciò, è un’armonia vitale che comprende aspetti biologici, culturali, psicologici e sociali. Ciò comporta e sottintende una visione olistica dell’uomo, ossia di non separazione del corpo alla mente, dal sociale, dagli aspetti esistenziali. La definizione dell’O.M.S. non è comunque ancora stata recepita da alcune parti della medicina ufficiale, dell’assistenza socio-sanitaria, nonchè dagli atteggiamenti stessi degli operatori sanitari e all’organizzazione delle strutture sanitarie che, pur dando un messaggio esplicito relativo al fatto di avere come prioritario interesse quello del “paziente” (e non, persona ammalata), nel concreto dimostrano di avere più a cuore i bisogni di chi opera della struttura sanitaria. Ed infatti è il paziente che in tutto deve adeguarsi ai ritmi ospedalieri e non viceversa; le mediazioni, i compromessi, non sono ricercati e spesso il paziente che chiede informazioni, che fa sentire di esistere, viene mal tollerato, se non addirittura definito come “difficile e lamentoso”. Oltre a ciò bisogna aggiungere che non esiste un concetto assoluto di salute, ma essa è sempre collegata intrinsecamente al tempo culturale e alla storia individuale, che è una storia cioè che si svolge in una certa condizione familiare e sociale. In termini generali la malattia viene intesa come una situazione di alterazione delle normali funzioni di persona, che si manifesta attraverso segni particolari, detti sintomi.....
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a cura della dott.ssa Marisa Ciola Mosna