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Laghat... diversamente cavallo
Vincere la propria battaglia, superare sé stessi nelle difficoltà che ogni giorno incontriamo nel nostro percorso esistenziale
Qualche volta, per fortuna, la realtà somiglia alle favole. Come quelle che ti raccontano mamma e papà quando sei ancora un bambino e la tua mente è vivida di immaginazione perché non ancora contaminata da condizionamenti e chiusure. Questa favola la sta scrivendo un cavallo. E non comincia con un “C’era una volta…” perché Laghat, questo il suo nome, è uno splendido purosangue, praticamente cieco dalla nascita a causa di una micosi. Le cure, seppur somministrate tempestivamente, non bastarono, e oggi Laghat corre. Corre e vince nonostante la cecità. Corre e vince in un mondo di ombre, fidandosi solo di chi gli sale in sella.
Vive a San Rossore, vicino a Pisa. Non in un box… Lui vive in un capanno attrezzato e si allena con la sua compagna, una bella cavalla grigia, e Laghat, di colore corvino e con un velo azzurro sulle pupille, è il protagonista della nostra favola. È abile nell’orientarsi perfettamente anche in corse affollate, come dotato di un sesto senso, riuscendo spesso a staccare di alcuni metri gli avversari. Una favola bellissima, ma la realtà è ancor più grande perché in fondo le vittorie di Laghat sono una lezione preziosa per tutti su come sia possibile per gli animali, ma anche per gli uomini, superare i propri limiti in nome della voglia di vincere.
Vincere la propria battaglia, superare se stessi nelle difficoltà che quotidianamente incontriamo nel nostro percorso esistenziale.
E raccontarci poi con gioia, una volta giunti al traguardo, in modo da dar forza a chi non ne ha, o meglio, non pensa di averne.
Viviamo liberi! Al meglio delle nostre possibilità! Lasciando a chi non riesce a guardare oltre un handicap la scelta di vivere nel suo “piccolo box” fatto di chiusure mentali e delle tristi regole dei “si può” e dei “non si può”.
Laghat la sua corsa la vita l’ha vinta! In tutti noi ci può essere un… LAGHAT!